Più o meno quattro anni fa abbiamo pubblicato il primo racconto di Alessandra Minervini. Da quel racconto, che si intitola Dove chi entra urla, è stato tratto un film. Poco tempo dopo, l’attore protagonista, Giosada, ha vinto XFactor 9. Intanto Alessandra ha saggiamente continuato a scrivere. Racconti, certo, ma anche un romanzo, Overlove, appena uscito per LiberAria. Colla 22 si apre con un estratto di Overlove: aspettavamo questo momento da quattro anni e nove numeri.
Un’altra cosa che aspettavamo era il ritorno in libreria di Michele Cocchi, dopo la splendida raccolta pubblicata da Elliot nel 2010. Arriva proprio in questi giorni il romanzo La cosa giusta (Effigi), parallelamente noi siamo felici di ospitare un racconto inedito di Michele: Ogni minimo residuo. All’interno troverete un giovane laureato in psicologia alle prese con un ragazzino fuggito dal proprio Paese. Una storia attuale, attualissima: potrebbe essere stata scritta la settimana scorsa, invece è stata scritta nel 2004.
Segue la collezione bestiale di Giovanni Blandino, che in Sette animali italiani (1992-2016) mette in fila una serie di ritratti di animali fantasiosi e bizzarri. Animali come il Pappagallino della Nostromo, la radiomedusa, o lo Yök, commercializzato dall’Ikea e poi ritirato di tutta fretta dal mercato. A completare la collezione, ci sono le illustrazioni di sette fantastici artisti contattati dallo stesso Giovanni.
Antonio Meli lo avete letto su Colla appena qualche numero fa, adesso lo riproponiamo con Maggio. Quando abbiamo fondato la rivista una regola era quella di non ripeterci. Sempre nomi nuovi, sempre, sempre, sempre. La regola era di una stupidità estrema, e infatti ha avuto vita breve. Antonio si è laureato con una tesi su Tondelli e il suo amore per Tondelli è palese in quello che scrive. In questi casi, di solito, scatta in noi un campanello d’allarme: se c’è una cosa di cui siamo saturi dal lontano 1998, sono gli emuli di Tondelli. Quando leggiamo Antonio, però, il campanello rimane in silenzio, perché se sei bravo come lo è lui, un riferimento resta un riferimento, e tu resti tu.
Eravamo praticamente ormai l’unica rivista a non aver pubblicato qualcosa di Milo Busanelli. E questo per due motivi. Il primo è che lui scrive benissimo e, se scrivi benissimo, e sai a chi proporti, va da sé che i tuoi racconti troveranno spazio. Il secondo è che quando si arriva per ultimi bisogna quantomeno farlo in grande stile. È passato solo un giorno è proprio ciò che intendiamo per grande stile.
Chiudiamo il numero con Mestile, di Alessio Angioni, che abbiamo letto quattro volte per riuscire a mettere a fuoco perché ci piacesse così tanto. Alla fine ci siamo arrivati, ma il punto è che se hai voglia di tornare tutte queste volte su un racconto di ventimila battute, tutto il resto è davvero marginale.
La copertina è di RESLI tale e abbiamo impiegato meno di cinque minuti a decidere di volere assolutamente una sua illustrazione dopo essere stati sul suo sito. Potete trovare altri suoi lavori qui: https://www.behance.net/RESLI.
Francesco Sparacino
Overlove
di Alessandra Minervini
Anna lo aveva lasciato subito dopo il concerto. Quello che accade quando due persone non stanno più insieme è nulla. L’impressione è che non sia cambiato alcunché. Continua a leggere…
Ogni minimo residuo
di Michele Cocchi
«Ecco. È tutto pronto. Adesso puoi muovere, è il tuo turno» dico. La scacchiera pronta sul tavolo. Christian si tasta la fasciatura tutt’attorno la testa, sulla fronte e sugli occhi. Si assicura che le ferite siano coperte. Poi solleva il mento e rimane immobile Continua a leggere…
Sette animali italiani (1992-2016)
di Giovanni Blandino
Nelle sere già afose di luglio gli abitanti di Carloforte consigliano sempre di versare un po’ di succo di limone lungo le tubature delle proprie case, prima di andare a dormire. Continua a leggere…
Maggio
di Antonio Meli
Martedì notte in un letto che non è il mio, in una stanza che non conosco. Un’altra volta. Continua a leggere…
È passato solo un giorno
di Milo Busanelli
Ok essere froci, ma provarci con me proprio no. Eravamo vicini di banco alle medie, in macchina insieme per la discoteca a volte ubriachi, vacanze a Londra dopo la terza superiore, migliori amici anche se tra maschi non si dice e ci provi con me? Scordatelo Continua a leggere…
Mestile
di Alessio Angioni
È cominciato tutto con la denuncia di un furto. Qualche giorno dopo le volanti della Polizia si sono fermate in un punto della provinciale e gli agenti hanno transennato l’area. Continua a leggere…