A primavera sarebbero iniziati i lavori. L’impresa lo aveva recintato coi nastri di plastica arancioni. Il cartello con le date era bene in vista, conficcato nel fango, plasticato. Sarebbero arrivate le ruspe e le gru, il geometra e il capomastro, e gli operai avrebbero eseguito l’autopsia. Quel prato era lì da sempre, a pochi isolati [...]