Nata a Bari, nel 1978. Ha cambiato molte città, tagli di capelli, e tantissime idee. Ma Fëdor Dostoevskij resta, sempre, il suo scrittore preferito. Oltre che su Colla, ha pubblicato racconti sulle riviste Cadillac e Effe. Il suo romanzo d’esordio è Overlove (LiberAria, 2016). Ha pubblicato su Colla: Dove chi entra urla, Overlove.
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Le parole e il peso della cenere
di Ivano Porpora
‹‹Chiudi gli occhi›› mi dice Gabriele. ‹‹Chiudi gli occhi›› ripete. ‹‹Chiudi gli occhi. Ora vai su. Ti sei calmato?›› ‹‹Sì. Li posso riaprire?›› Lo sento ridere, dall’altra parte della cornetta. ‹‹Sì, riaprili. E vai.››
I dolori del giovane Werther come soluzione alla noia
di Marco Lazzarotto
La fermata dove ogni mattina aspettavo il 44 era anche conosciuta come la Fermata del Grande Cazzo Blu, perché qualcuno, con una bomboletta spray, aveva disegnato all’interno della pensilina un grande cazzo blu.
Dove chi entra urla
di Alessandra Minervini
Mi lascio chiamare Priso, che da dove sto camminando significa Pitale: recipiente destinato a raccogliere l’urina o anche le feci, orinale specifico per bambini.
Sardegna
di Gianvittorio Randaccio
Una cosa che da moltissimi anni nella mia testa rimane nella più assoluta indefinitezza è la Sardegna. È da quando sono piccolo che la gente mi parla delle sue vacanze in Sardegna, del mare bellissimo della Sardegna, dei traghetti per andare in Sardegna, e io ogni volta mi trovo a non sapere cosa dire,
La casa era vuota
di Lorenzo Iervolino
La casa era vuota. Non più il tappeto finto persiano comprato in saldo da Etienne in quel negozio perennemente in chiusura. Non il divano di pelle con la spalliera alta e la chaise longue che si litigavano fin quasi a mettersi le mani addosso. Non il quadro di Marilyn che sorride nella vasca da bagno, [...]
Revisione dei conti, animali umani, pizzicori inguinali, amori platonici
di Carlo Crosato
1. Devo pensare altri tagli, una spending review sostanziale, che qui non si tira avanti. Devo pensare altri tagli, perché credo ci sarà presto da pagare l’idraulico, perché io, più che continuare a star qui seduto davanti l’oblò, non so cosa farci a questa maiala di lavatrice.