Sgabuzzino di casa dei miei genitori: tra le scatole con etichetta ne risalta una: cornici defunti. È una scatola di scarpe. La piccola farmacia di casa è nello sgabuzzino, ogni volta che cerco un’aspirina guardo quella scatola ma non la apro mai.
Archivo delle Categorie: numero 8
Cosa resterà di questi anni ’90
Flavio Santi
La vita non è sabbia, è ancora più sottile, ti sfugge via come… come acqua. Sì. Come acqua. Non sono uno che ama i ricordi, e poi quanti se ne possono avere a trentasette anni? ma oggi sono un fiume in piena, non mi era mai capitato.
Ventunodicembre
Maura Gancitano
Al terzo seminario sulla Merkabà, Salvatore non era riuscito a capire come fosse fatto un doppio tetraedro, figuriamoci se riusciva a visualizzarlo. Perciò tutte le mattine, prima di aprire il negozio, dedicava mezz’ora alla meditazione. Continua a leggere
I signori Murena
Giuseppe Zucco
Da tempo non guardavano la televisione di sera. Lei aspettava che il marito rincasasse, allora sedevano a tavola. Prima di iniziare, spiegando la stoffa bianca sulle gambe, lui chiedeva sempre se Carlo avesse mai chiamato. Continua a leggere
Kop
Renato D’Urtica
La bambina era semisdraiata sul divano in cucina, avvolta in una coperta. Aveva un po’ di febbre e si sentiva accaldata e debole. Teneva sotto il braccio un orsetto di peluche giallo dagli occhi di vetro.
La mangiatrice di uomini
Antonio G. Bortoluzzi
Ho pensato che doveva essere un operaio del Comune. Aveva una mazza in mano e stava piantando un picchetto di ferro in un angolo della piazza. Solo uno del Comune poteva fare una cosa del genere.
Giuseppe Zucco
Nato nel 1981, lavora alla Rai. Suoi racconti sono apparsi sull’antologia L’età della febbre (minimum fax, 2015) e sulle riviste «Nazione Indiana», «Nuovi Argomenti», «minima&moralia», «L’Inquieto». Ha pubblicato la raccolta Tutti i bambini (Egg Edizioni, 2016) e il romanzo Il cuore è un cane senza nome (minimum fax, 2017). Ha pubblicato su Colla: I signori [...]