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La Sindrome di Tacchinardi @Coffee Pot
di Emmanuele Bianco

Nel 1994 la Juventus acquista un centrocampista di belle speranze. Un ragazzo giovane, piuttosto belloccio, dal visino pulito. Uno di quelli che quando trovavi la sua figurina ti veniva in mente un testimonial dell’Unicef, ma la foto segnaletica.

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I titani dell’adulterio @Locanda Atlantide
di Simone Laudiero

«Vabbè, il minimo è che vai a prendere da bere per tutti» dice Stefano, e dà al Bravo due consumazioni stropicciate. Il Bravo non fa storie e si avvia al bancone. In sua assenza, Aria trova le parole per dire quello che vorrebbe dire da quasi venti minuti: «Ma dove cazzo siamo finiti?»

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L’atteggiamento fa la differenza @Macro
di Francesca Bertuzzi

In quei giorni le temperature erano arrivate ai massimi storici. Nella mia camera il ventilatore girava al massimo della sua potenza che a conti fatti non era poi un gran che, faceva del suo meglio, il fatto che avesse resistito dagli anni novanta a oggi me lo faceva stimare

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Tua Villo @Rising Love
di Giulia Villoresi

Cara vecchia zoccola giammai dimenticata, ho provato a chiamarti al fisso ma risponde sempre la segreteria telefonica. A questo proposito devo farti una proposta per un nuovo messaggio che potresti registrare.

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Fragile, maneggiare con cura @Town House
di Claudia Durastanti

Giorno 1 «Ho comprato delle sedie verdi a una fiera dell’antiquariato, domenica scorsa. Altezza dello schienale quarantasei centimetri, profondità della seduta trentotto. Ci staremo comodi. Il legno è un po’ scheggiato, ho deciso di non riverniciarle.»

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La ragazza di San Lorenzo @Vicious Club
di Marco Gigliotti

Quando pensi a una ragazza, quando ci pensi così tanto che ti dimentichi di tutto il resto, quando ci pensi senza sosta e ripeti di continuo il suo nome, perdi ogni istinto di sopravvivenza. Ti succede, quando pensi così tanto a una ragazza, di essere distratto, terribilmente distratto.

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Tutti in piedi per Barbara
Fabio Viola

Sgabuzzino di casa dei miei genitori: tra le scatole con etichetta ne risalta una: cornici defunti. È una scatola di scarpe. La piccola farmacia di casa è nello sgabuzzino, ogni volta che cerco un’aspirina guardo quella scatola ma non la apro mai.

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Cosa resterà di questi anni ’90
Flavio Santi

La vita non è sabbia, è ancora più sottile, ti sfugge via come… come acqua. Sì. Come acqua. Non sono uno che ama i ricordi, e poi quanti se ne possono avere a trentasette anni? ma oggi sono un fiume in piena, non mi era mai capitato.

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Ventunodicembre
Maura Gancitano

Al terzo seminario sulla Merkabà, Salvatore non era riuscito a capire come fosse fatto un doppio tetraedro, figuriamoci se riusciva a visualizzarlo. Perciò tutte le mattine, prima di aprire il negozio, dedicava mezz’ora alla meditazione. Continua a leggere

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I signori Murena
Giuseppe Zucco

Da tempo non guardavano la televisione di sera. Lei aspettava che il marito rincasasse, allora sedevano a tavola. Prima di iniziare, spiegando la stoffa bianca sulle gambe, lui chiedeva sempre se Carlo avesse mai chiamato. Continua a leggere

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